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Psychochemical

Odor Test

Odor Test

L’Odor Test o Test dell’olfatto è un metodo diagnostico che permette di individuare il metabolismo intermedio di un soggetto, ovvero il processo di produzione di energia, attraverso l’ossidazione dei nutrienti, necessaria alla vita cellulare.

L’Odor Test si basa sul principio che la percezione di un determinato odore da parte di un soggetto è influenzata dalle sue caratteristiche biochimiche, cioè dal funzionamento più o meno accentuato dei diversi cicli metabolici che producono energia nel suo organismo; di fatto la velocità e il rendimento di detti cicli sono in grado di produrre piccole variazioni del pH sanguigno che a sua volta influenza nettamente la percezione chimico-olfattiva.

Questo test consiste nel far odorare al paziente, in sequenza, le sostanze contenute in sei diversi flaconi numerati (3 contenenti sostanze di origine vegetale e 3 sostanze di origine chimica) e registrare le risposte scelte tra le opzioni di un’apposita lista.


L'Odor Test fornisce il profilo dello stato nutrizionale del soggetto, che deriva dal contenuto di zuccheri, grassi e anidride carbonica presenti nel suo sangue, dando una visione chiara e immediata di come l’organismo utilizza i diversi nutrienti per rifornirsi di energia.

Il metabolismo

Il termine metabolismo indica tutti i processi chimici che avvengono nell’organismo e comprende sia il catabolismo che l’anabolismo.

  • Un processo catabolico è una reazione chimica attraverso la quale una sostanza complessa viene scissa in sostanze più semplici ed è associata a liberazione di energia.
  • Un processo anabolico è una reazione chimica mediante la quale sostanze più semplici vengono trasformate in una sostanza complessa ed è associata a consumo di energia, quella stessa energia fornita dai processi catabolici.


Il metabolismo “Basale” è la quantità di energia necessaria per far funzionare il nostro corpo a riposo, rappresenta cioè l’energia minima per mantenere la respirazione, il battito cardiaco, la temperatura corporea e altre funzioni vitali.

Il metabolismo “Intermedio” è la fonte di tutta l’energia dai vari organi, apparati, sistemi e consiste in un processo chiamato respirazione cellulare che avviene in ogni cellula.

A monte di tale processo gli alimenti complessi vengono degradati in sostanze sempre più semplici affinché possano essere ossidati (bruciati) all’ interno delle singole cellule.
Già negli anni ‘50 – ‘60 i biochimici statunitensi avevano compreso come i singoli componenti alimentari subissero una serie di complicate trasformazioni chimiche (ossidazioni) per essere convertiti in energia all’interno delle singole cellule del nostro organismo.
Questi fenomeni ossidativi avvengono grazie all’azione di sistemi enzimatici complessi, i principali sono il ciclo di Krebs e il ciclo dell’acido citrico, a “diversi livelli” che scindono sostanze complesse come carboidrati, proteine e grassi in composti più semplici (aminoacidi, zuccheri, amidi) da cui poi viene tratta l’energia per tutte le diverse funzioni organiche.

Questi sistemi sono influenzabili dal tipo di alimentazione, dalla tipologia e dalla quantità delle varie secrezioni ormonali e soprattutto dalla tendenza individuale variabile e specifica per ogni individuo a utilizzare maggiormente alcune sostanze piuttosto che altre, cioè dal proprio Metabolismo Intermedio.

Classi metaboliche

Normalmente, alla nascita, tutti, o quasi tutti, presentiamo un metabolismo neutro che tende fisiologicamente verso il veloce, ovvero un metabolismo in grado di assimilare al meglio tutti i diversi costituenti degli alimenti e che ci dà la possibilità di crescere in modo sano e senza particolari squilibri.
In moltissimi casi, nel tempo, questo si altera, deviando verso tipologie di metabolismo non corrette che possono portare vari disturbi e perfino vere e proprie patologie.

Il metabolismo intermedio fu “scoperto” e analizzato, tra gli altri, dal grande biochimico americano George Watson, uno dei padri della Nutrizione Ortomolecolare.
Dopo oltre 20 anni di studi (dal 1952 al 1972) e migliaia di casi analizzati egli classificò tre diversi tipi ben distinti di metabolismo intermedio, coniando i seguenti termini:

  • IPOSSIDATORE o Ossidatore Lento: l’individuo non metabolizza bene i grassi, poco le proteine, meglio gli zuccheri; è caratterizzato da una carenza di forza fisica, mentale ed emotiva in quanto l’organismo non utilizza adeguatamente il glucosio ematico, ed è pertanto incapace di trasformare le proteine e i lipidi in energia. 
  • IPEROSSIDATORE o Ossidatore Veloce: l’individuo presenta uno scompenso similmente all’Ossidatore Lento ma per il motivo opposto, ovvero metabolizza troppo velocemente gli zuccheri, poco le proteine, meglio i grassi.
    Poiché il metabolismo delle proteine e dei lipidi dipende direttamente dalla velocità ossidativa del glucosio ematico, e poiché circa l’80% dell’energia che si acquisisce dagli alimenti deriva dalla completa digestione delle proteine e dei lipidi, gli Ossidatori Veloci mancano di motivazioni, interessi e sono generalmente incapaci di superare ostacoli o ancor meno di eccellere.  
  • NORMOSSIDATORE o Ossidatore Variabile: l’individuo non presenta squilibri metabolici particolari, quindi metabolizza bene tutti e tre i componenti degli alimenti, di solito non presenta particolari problemi e ha un peso equilibrato ma potrebbe seguire una dieta non adeguata alle sue potenzialità.
    Il metabolismo degli Ossidatori Variabili è instabile e si modifica di giorno in giorno o addirittura nell’arco della medesima giornata, potrebbero cioè essere Iper a colazione e Ipo a cena e di conseguenza, alternare “momenti su e momenti giù”.

Ogni “tipo metabolico” presenta quindi caratteristiche specifiche nel convertire in energia, “bruciare”, gli alimenti.
Per lo specialista, conoscere queste caratteristiche significa, sapere quali tendenze a sviluppare malattie presenta la persona da trattare, sapere quali sono gli eventuali sali minerali e vitamine di cui può avere bisogno e soprattutto sapere con precisione quale è l’alimentazione più corretta per trarre il meglio dal cibo quotidiano.

In particolare, in caso di sovrappeso, conoscendo il Metabolismo Intermedio, sarà possibile prescrivere uno schema nutrizionale finalmente libero dal calcolo delle calorie, ovvero uno schema che non preveda drastiche riduzioni di cibo, ma semplicemente sequenze di alimenti distribuiti nell’arco della giornata, in cui si escludono i cibi mal utilizzati dal tipo metabolico, a favore di quelli meglio metabolizzati.

Com'è nato l'Odor Test 

Il Dr. George Watson, era professore alla University of Southern California. Le sue ricerche nell’ambito della biochimica iniziarono nel 1950 e proseguirono sino alla metà degli anni ’80.
I suoi studi hanno permesso di comprendere il ruolo dell'ossidazione biologica nella definizione dell’individualità metabolica, con particolare riferimento alle condizioni psico-chimiche e ai disordini della personalità.

Il tasso d'ossidazione, com'egli lo descrive, è la velocità con cui i tessuti dell'organismo convertono gli alimenti in energia; in questo complesso processo sono coinvolti la glicolisi, il ciclo di Krebs, il ciclo dell'acido citrico e la beta ossidazione.
Attraverso i suoi test, classificò le persone come Ossidatori Veloci, Lenti o Equilibrati/Variabili.
Gli Ossidatori Veloci presentano un sangue venoso con pH acido mentre gli Ossidatoli Lenti presentano un sangue venoso con pH alcalino.

Il Dr. Watson scoprì che le manifestazioni dello squilibrio fisico e psicologico si realizzano quando il pH venoso si modifica discostandosi, in più o in meno, dal pH sanguigno ottimale pari a 7,4.
Egli studiò la salute e la nutrizione interpretandoli come un problema specifico del paziente piuttosto che come un problema specifico della malattia del paziente, ed affermò che quando il metabolismo (interpretato come capacità ossidativa e come valore del pH del plasma venoso) si discosta in modo rilevante dalla condizione di equilibrio, il paziente è maggiormente soggetto a contrarre malattie.
Nel suo libro "La nutrizione e la vostra mente" è chiaramente descritta la sua ricerca.

Individualità nutrizionale

Il Dr. Watson dimostrò che i cibi che hanno un effetto alcalinizzante su un soggetto, possono avere un effetto acidificante su un altro.
Ogni organismo, infatti, è diverso dagli altri ed ognuno ha necessità nutrizionali specifiche individualmente differenti; citando il Dr. Watson si può affermare che "ciò che per una persona è cibo, per altre può essere veleno".
Solo dopo aver individuato la tipologia metabolica di un determinato soggetto sarà possibile sapere se un cibo acido avrà, per il suo organismo, una azione acidificante e se un cibo alcalino svolgerà una azione alcalinizzante.

Inoltre, poiché gli effetti degli integratori variano in base alla tipologia ossidativa, se non si conosce la tipologia dell’individuo, non sarà possibile sapere se un supplemento nutrizionale quale ad es. calcio, zinco, ecc., sia effettivamente appropriato ed efficace come integratore specifico.
Pertanto, oltre a conoscere la natura acida o alcalina degli alimenti, è di primaria importanza conoscere il tasso ossidativo di un individuo in modo da scegliere correttamente i cibi, le sostanze nutrienti e i supplementi specifici per portare il PH del sangue venoso verso il valore ottimale.

Per individuare rapidamente e con semplicità lo stato ossidativo di un soggetto, il Dr. Watson ideò un sistema d'analisi che chiamò Psychochemical Odor Test.
Durante il periodo del post¬dottorato all’University of Southern California, mentre svolgeva ricerche sulle teorie relative alla funzione dell'olfatto, Watson scoprì che l’odore soggettivamente percepito di una particolare vitamina, era percepito in maniera diversa quando allo stesso soggetto erano state somministrate varie dosi della stessa vitamina e notò, inoltre, che alcuni soggetti avevano reazioni olfattive diverse secondo la dose di vitamina assunta.

Attraverso il sistema dell'Odor Test, il Dr. Watson riuscì ad individuare precise correlazioni tra la percezione dell’odore ed i livelli di pH del sangue venoso e stabilì che qualsiasi divergenza del pH del sangue, dal livello ideale di 7.4, era associata allo sviluppo di sofferenza psicologica e ad altri sintomi di squilibrio metabolico e fisico.
Secondo il Dr. Watson e i suoi ricercatori, i supplementi nutrizionali prescritti senza conoscere i valori del pH del sangue, hanno frequentemente fornito risultati paradossali: in alcuni soggetti si è riscontrato talvolta un miglioramento del pH ematico, e talvolta, invece, si è verificato un peggioramento del loro stato di salute.
Di contro, utilizzando i risultati ottenuti dall’applicazione dell’Odor Test e quindi avvalendosi di un piano dietetico nutrizionale mirato e correlato alla tipologia metabolica, gli studi hanno evidenziato un notevole miglioramento dello stato psicologico e fisico del paziente.

In breve, l'Odor Test rivela la Tipologia Metabolica (o velocità ossidativa o, indirettamente, il pH venoso) del soggetto e quindi anche lo stato del rapporto acido/base e l'equilibrio omeostatico dell'organismo, permettendo velocemente e con sicurezza attraverso una dieta e una supplementaszione corretta, la risoluzione di numerosi disturbi e costituendo, un valido sistema di prevenzione che permette di intervenire nella fase iniziale dei disordini metabolici.

Correzione del tasso di ossidazione

Le Tipologie Metaboliche individuate dal Dr. Watson, come già detto, sono tre:

  • ossidatore veloce, con pH ematico più acido;
  • ossidatore lento, con pH ematico più alcalino;
  • normossidatore, con pH ematico equilibrato.

Occorre qui ricordare che i valori del pH ematico e del pH tissutale sono sempre invertiti; se il pH ematico è acido, quello tissutale sarà alcalino e viceversa.
Questo accade perché le scorie metaboliche, che non è possibile eliminare attraverso i normali emuntori, in questo caso reni e polmoni, sono stoccate in quell'immenso ed ubiquitario magazzino che è il cosiddetto tessuto mesenchimale, allo scopo di ridurre al minimo i danni all’organismo.

L'ossidatore veloce, o ipermetabolizzatore, è caratterizzato da un pH ematico acido e da un pH tissutale alcalino. I disturbi che più frequentemente accusa sono i seguenti:

  •  Stanchezza improvvisa, crisi ipoglicemiche.
  • Ipereccitabilità nervosa, nervosismo.
  • Allergie, dermatiti.
  • Ulcere dell'apparato digerente, patologie cardiovascolari.
  • Diminuzione delle difese immunitarie, infezioni recidivanti.
  • Artrite reumatoide, osteoporosi.
  • Collagenopatie, obesità, magrezza eccessiva.

L'ossidatore lento, o ipometabolizzatore, è caratterizzato da un pH ematico alcalino e da un pH tissutale acido. I disturbi che più frequentemente accusa sono i seguenti:

  • Stanchezza eccessiva e continua, crisi ipoglicemiche.
  • Depressione, emicranie, cefalee.
  • Secchezza della cute, acne.
  • Disturbi digestivi, stipsi.
  • Cardiopatie, vasculopatie.
  • Asma, allergie.
  • Osteo-artrite, distrofia muscolare.
  • Obesità, diabete.
  • Neoplasie.

L'ossidatore equilibrato è caratterizzato da un pH ematico lievemente alcalino e un pH tissutale lievemente acido e presenta un equilibrio omeostatico normale, in pratica l'assenza di malattie attive e una condizione di forza e di benessere ottimale.

Pochissime persone appartengono a questo gruppo; normalmente si considera che circa l'80% della popolazione appartenga al gruppo degli ipometabolizzatori ed il restante 20% a quello degli ipermetabolizzatori.

Una volta stabilita la tipologia metabolica, se questa non è equilibrata, occorrerà mettere in atto le strategie necessarie a ricondurre il tasso d’ossidazione nei parametri fisiologici.

Questo risultato si ottiene utilizzando i corretti supplementi nutrizionali a cui è necessario affiancare opportuni drenaggi per evitare di sovraccaricare gli emuntori di tossine; il drenaggio è essenziale in quanto la correzione della velocità metabolica comporta sempre anche una notevole azione detossificante dei tessuti ed in particolare di quello mesenchimale.

Durante il trattamento di correzione del tasso di ossidazione, la disintossicazione intensa può rendere necessario l’impiego di rimedi sintomatici, da valutare caso per caso.
E’ infine assolutamente necessario associare al trattamento di supplementazione, una corretta dieta alimentare, per evitare di rendere vano e frustrante tutto il trattamento di riequilibrio.
Un ulteriore obiettivo dello Psychochemical Odor Test è infatti quello di individuare le quantità ottimali di nutrienti in rapporto alle necessità individuali. Non esiste un programma nutrizionale standard valido per tutti, il fabbisogno nutrizionale è in qualche maniera paragonabile all’impronta digitale ed è specifico per ogni individuo.
L’Odor Test, congiuntamente ad una serie di linee guida basate sulle necessità individuali, è l’unico modo per capire se un programma nutrizionale sia ottimale per un determinato soggetto.

Prima di ogni altra cosa occorre assicurarsi di prescrivere la giusta quantità di proteine, essenziali per il raggiungimento di una buona performance fisica.
Per proteine si intendono carne, pesce, pollame, uova, latte e formaggi. Solamente queste proteine, tutte di origine animale, contengono gli 8 aminoacidi essenziali che formano una proteina completa.  
Cereali, noci e vegetali, pur fornendo diversi aminoacidi essenziali, non hanno un valore proteico giacché l’organismo richiede che tutti e 8 gli aminoacidi essenziali siano presenti nella giusta proporzione e contemporaneamente e le proteine incomplete, invece, sono utilizzate dall’organismo soltanto come valore calorico.
Non tutte le proteine complete sono simili nella composizione aminoacidica, alcune di esse, in particolare, contengono acidi nucleici da cui derivano le purine.
Queste sono molto importanti per gli Ossidatori Veloci e i Normo-Ossidatori perché sono una componente essenziale biochimica per l’immagazzinamento energetico.
Gli Ossidatori Lenti invece ne dovrebbero limitare la quantità ingerita.

Il kit dell’Odor Test è composto da sei flaconi numerati contenenti ciascuno sostanze odorose (tre flaconi contengono sostanze aromatiche naturali e tre sostanze aromatiche prodotte per sintesi).
Seguendo la numerazione, i flaconi vanno fatti rapidamente odorare uno per volta al soggetto, il quale deve individuare, tramite le risposte suggerite nel questionario, quale sensazione olfattiva suscitino in lui.

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